Con il termine Cer si fa riferimento al Catalogo Europeo dei Rifiuti, questo codice è formato da tre diverse coppie di numeri che unite insieme compongono il codice identificativo e unico in tutta la zona europea. Il legislatore introducendo tale codice aveva come obiettivo quello di costituire un elenco che presentasse al suo interno tutte le possibili categorie di rifiuti, l’elenco nasce proprio per agevolare e velocizzare la gestione dei rifiuti non solo a livello nazionale ma anche europeo. Sulla base della nomenclatura attribuita ai diversi rifiuti è, infatti, possibile individuarli allo stesso modo in tutti i diversi stati europei ottimizzando il sistema di gestione a livello internazionale.

I codici cer sono riportati in una tabella che indica anche le diverse fasce di pericolosità dei rifiuti. Questa tabella è stata introdotte da alcune direttive europee sempre allo scopo di rendere più agevole il coordinamento tra stati e incrementare la situazione a livello ambientale.

Inizialmente il numero dei codici aggirava intorno ad 800, attualmente invece questi sono in continua crescita.

Il catalogo europei dei rifiuti è formato da codici composti da sei cifre e quindi da tre coppie di numeri ognuna delle quali ha un specifico significato.

I primi due numeri individuano una delle 20 principali classi che identificano l’attività che ha generato quel determinato tipo di scarto.

Il secondo paio di numeri, invece, rappresenta delle sotto categorie riconducibili ad una determinata macro area o macro famiglia (esistono macro categorie formate da una sola sotto categoria e altre che invece raggruppano anche una decina di sotto livelli). Questi numeri identificano il procedimento che ha condotto al decadimento dello scarto.

Gli ultimi due numeri completano il codice e danno una descrizione del rifiuto. Tale descrizione è contenuta all’interno di uno specifico sotto livello facente parte a sua volta di una determinata macro area.

La funzione fondamentale dei codici e di questo complesso meccanismo è quella di distinguere agevolmente quali rifiuti sono pericolosi e quali no: accanto ai primi verrà inserito un asterisco.

Di editor